Come scopriamo nuovi trend?
Ci sono vari metodi per scoprire nuovi trend online. Di seguito tre semplici e scalabili:
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Google Trends: https://trends.google.com/trending?geo=IT&hl=en-US&hours=48
Il tool migliore: da qui è possibile vedere le keywords più cercate in Italia, filtrandole anche per categoria. Meglio usare un filtro temporale a 48 ore, ma anche una settimana o più va bene se il trend crescente è stabile (esempio sotto).

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X trending topics, link qui: https://x.com/explore/tabs/trending?lang=it. Buono per vedere discussioni e keywords secondarie (hashtags).
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Reddit /italia: https://www.reddit.com/r/Italia/rising/. Interessante a livello qualitativo, per captare fenomeni e dibattiti ancora “sotto la pelle” del paese.
Come scrivo un articolo SEO optimized?
Una volta definito il topic (es. “Labubu e soft power cinese”, e quindi la keyword principale (es. “Labubu e Cina”) , un articolo SEO deve essere facilmente leggibile dai crawler (bot) di Google. Per far questo è particolarmente importante che titoli e primo paragrafo siano più descrittivi e meno narrativi.
✅ DOs (cosa fare)
- Usare la keyword principale nel titolo (H1), nel primo paragrafo e almeno in un H2.
- Integrare keyword secondarie e sinonimi in modo naturale nel corpo dell’articolo.
- Scrivere frasi brevi e leggibili (massimo 20–25 parole a frase).
- Paragrafi corti (3-4 righe), con H2 e H3 per strutturare i concetti.
- Link interni ad altri articoli già fatti in Good Morning Italia (aumenta tempo di permanenza e crawling).
- Uso di elenchi puntati e numerati per aumentare la scansionabilità.
- Scrivere titoli e sottotitoli chiari: niente giochi di parole oscuri, privilegiare chiarezza e informazione.
- Inserire dati, date, fatti verificabili: aumentano autorevolezza e richiamo nei featured snippet.
❌ DON’Ts (cosa evitare)
- ❌ Keyword stuffing: ripetere forzatamente la stessa parola chiave.
- ❌ Paragrafi lunghi e blocchi di testo: scoraggiano la lettura e riducono engagement.
- ❌ Frasi passive e troppo complesse: peggiorano leggibilità e SEO.
- ❌ Titoli clickbait non coerenti col contenuto: aumentano il bounce rate.
- ❌ Ignorare la gerarchia di heading (H1, H2, H3): Google non capisce bene la struttura.
- ❌ Duplicare contenuti (anche interni al sito): penalizzazione SEO.
- ❌ Ignorare i tempi verbali e la coerenza stilistica: Google valuta anche leggibilità.
- ❌ Eccesso di link esterni o link a fonti non affidabili.
Struttura consigliata per l’articolo
1. Titolo articolo (H1)
- Deve essere chiaro, contenere la keyword principale e stimolare curiosità.
- Esempio: “[Main Keyword]: chiarito perché X sta conquistando Y”.
- Massimo 60–70 caratteri.
2. Opening evocativo (primo paragrafo, circa 30-50 parole)
- Creo un parallelo che cattura l’attenzione (come il Tamagotchi nel post Labubu).
- Introduco brevemente il tema e il senso dell’articolo.
3. Corpo centrale con sottotitoli H2/H3 (circa 500-700 parole totali)
Suddividi l’articolo in sezioni con titoli chiari, meglio se con domande aperte. Esempio con articolo su Labubu:
- H2. Che cosa è [argomento]?
- H2. Perché è diventato popolare?